Le potenzialità di una connessione internet a banda larga sono vaste: tempo fa c'erano le e-mail e la navigazione sul web ma ora sono possibili tante altre applicazioni.
Il risultato di tutto questo è che ci troviamo di fronte ad un vincolo: la banda disponibile è limitata ed è anche sbilanciata. Le ADSL sono asimmetriche e questa configurazione funziona bene per un uso normale, anzi per un uso "vecchio".
Molte delle nuove applicazioni sono simmetriche (o quasi). La telefonia via internet (VoIP), la NetTV che usi come trasporto il P2P, altre forme di visione differita di video (sempre basati su uno scambio P2P) e il P2P in genere sono affamate di banda di upload. Una semplice fruizione del web invece trasmette poco e, alle volte, richiede molta disponibilità di banda in download per poter scaricare contenuti interessanti che si trovano in giro.
Passare ad utilizzare connessioni simmetriche per il grande pubblico non è la soluzione. Per molti l'utilizzo della connessione internet resterà prettamente asimmetrico quindi proporre una linea 2Mbit/2Mbit (download/upload) rispetto ad una 4Mbit/256Kbit farebbe felice me e parecchi altri come me ma la stragrande maggioranza no. Visto che un passaggio a soluzioni simmetriche o lo si fa per tutti o non lo si fa lo escluderei. Oltretutto richiederebbe di rivoluzionare parecchi apparati con costi non proponibili.
La proposta di soluzione è quella di auto limitare l'uso della banda (sia in downlaod che in upload) per tutte le applicazioni affamate di banda.
Io ho suddiviso la mia rete domestica in due parti: la prima è senza limiti e ci collego gli ATA per la fonia VoIP, la seconda è a valle ed è limitata da un router che si occupa di tagliare l'uso della banda sia di downlaod che di upload. E' solo dietro questo secondo router che collego tutto il resto.
La soluzione strutturata in questo modo è però fattibile solo per un utente esperto. Se si usasse un modem/router preconfigurato con un limite in percentuale (50-70% della banda disponibile) sulle porte standard utilizzate dalle applicazioni "affamate" anche il grande pubblico potrebbe permettersi di utilizzare tutto quanto ci sia a disposizione riuscendo nel contempo a navigare, gestire le e-mail e telefonare via internet.
Questo tipo di ragionamento presuppone due fattori importanti (tralascio la qualità e la reale e totale disponibilità della banda nominale: questo meriterebbe un intero discorso a se stante): La volontarietà della scelta di auto limitarsi e la collaborazione di chi sviluppa le applicazioni nel farlo impostandole in modo che comunichino sulle porte "limitate" (fermo restando che l'utente esperto possa comunque variare qui parametri: odio gli obblighi).
Lo scenario sarebbe quindi il seguente.
Attivo una connessione internet e, nel caso la acquisti con il modem/router compreso, me la forniscono con il limite attivato. Nel caso voglia il mio modem/router sarebbe comunque un oggetto con il limite attivato come impostazione di fabbrica e, in entrambi i casi, disattivabile.
Utilizzo più applicazioni contemporaneamente ma tutte hanno le impostazioni predisposte per comunicare sulle porte limitate e quindi, anche se no ho idea di quello che faccio, automaticamente le tengo sotto controllo evitando che intasino la mia linea.
Tutto perfetto e facile? Purtroppo no.
Prima ho dato per scontato due prerequisiti fondamentali. La connessione internet deve essere realmente always on, passare su un supporto affidabile (niente doppini marci e affini) e tanti altri dettagli di questo tipo che ne fanno una linea di qualità. Per questo primo punto ci sono delle criticità da risolvere ma sono risolvibili.
Il secondo prerequisito invece è il punto dolente: la banda realmente disponibile deve essere pari alla banda nominale. Attualmente la cosa non è fattibile nel momento che tanti utenti iniziassero realmente a sfruttare appieno la loro connessione.
A questo punto si ritorna ancora su temi cari Stefano Quintarelli e sui quali trova in me un sostenitore: Net Neutrality e One Network. Fino a quando non si andrà verso soluzioni che rendano realmente disponibile per molti l'intera banda nominale che le singole connessioni hanno c'è solo da sperare (sigh) che poca gente utilizzi tutti questi nuovi ed interessanti servizi che usano come trasporto il P2P!
Proprio mentre finisco di scrivere questo articolo Quintarelli ne ha pubblicato uno che -guarda caso- parla proprio di One Network!
Tommaso Tessarolo invece mi ha ispirato a scrivere questo articolo.