Vai al contenuto

2

Vado un po' off topic rispetto ai miei temi abituali ma ne vale la pena.

Questo è quanto ho trovato su BlogRisparmio : "grazie all'istituzione di un grosso gruppo d'acquisto  e alla collaborazione di banche, installatori, periti e consulenti vari è possibile ottenere gratuitamente un impianto fotovoltaico, a patto di percepire solo il 25% dei ricavi derivati dal conto energia."

Il tema del risparmio energetico, magari abbinato al risparmio economico mi è caro!

5

Come già mi era successo tempo fa mi sono trasferito nuovamente: ora il server dove risiede questo blog è in Francia.

Non è un buon motivo per fermarmi qualche giorno e non scrivere più nulla anche se, effettivamente, ho avuto qualche problema con un plug-in.

In realtà, in questi giorni, sono parecchio preso ma non preoccupatevi: ci sono 😉

2

Traliccio.jpgTerna smantellerà 1000 Km di linee aeree con relativi tralicci nei prossimi 10 anni e su Punto Informatico leggo che non diventerà tutto quanto spazzatura da smaltire.

Smaltire ha costi economici ed ecologici elevati quindi, trovare il modo di riutilizzare proficuamente alcune parti, è utile.

I riutilizzi citati non mi hanno soddisfatto così ho pensato a un interessante destino per i piloni.

Non so con cosa sostituiranno le linee dismesse ne se passeranno vicino ai vecchi tracciati ma, se fosse possibile, io lascerei in piedi i tralicci e li alimenterei. Per loro natura i tralicci sono alti e discretamente posizionati per piazzarci delle antenne!

Perché non farlo? Terna avrebbe dei costi minimi: il traliccio c'è, basterebbe alimentarlo. A quel punto potrebbe noleggiarli a chi volesse coprire con un segnale senza fili la zona. Attualmente con WiFi o meglio con Hiperlan2 e, prossimamente, con WiMax.

Magari mi sbaglio e non è possibile ma sarebbe carino se si potesse riutilizzarli tutti, sommandoli ad altri tralicci già in uso per antenne e dare vita ad una grande rete mesh possibilmente unica e condivisa (One Network) e magari con accesso BitStream: temi a me cari da quando Stefano Quintarelli me li ha fatti scoprire!

(Foto di Buggolo via Flickr)

4

Ormai l'evoluzione dei cellulari ci sta portando sempre più verso dispositivi mobili multi funzione che è riduttivo chiamare cellulari o palmari o PDA Phone (l'unione dei due).

Ormai sono computer potatili con dimensioni da cellulare.

La naturale conseguenza è che i virus si stanno specializzando anche per questi dispositivi e molti produttori di antivirus hanno già iniziato a sfornare prodotti specifici per proteggere questi nuovi apparecchi.

AVG.gifL'ultimo che ho visto uscire è di AVG.

Se il dispositivo che avete in mano lo pensate come ad un semplice telefono, l'idea di una antivirus è parecchio strana. In realtà non è più un telefono e quindi non mi stupisco.

(via Hardware Upgrade)

2

wibree.jpgWibree è uno standard di comunicazione senza fili di Nokia che ha specifiche simili al Bluetooth.

La portata è uguale: 3 metri. La differenza fondamentale è nel consumo ridotto a scapito della velocità . Consuma tra il 10% e il 40%  rispetto a Bluetooth e trasferisce fino ad un massimo di 1Mbps.

Questo tipo di standard è utile per piccoli oggetti domestici e il fatto che entrerà a far parte delle specifiche ufficiali di Bluetooth è un bene per lo sviluppo di micro reti domestiche.

Io preferirei una portata superiore in modo da coprire meglio l'intera casa ma temo che andrebbe a scapito dei consumi.

Approfondimenti su Wibree

(via Tom Keating )

6

fibracheride2.jpgIeri Stefano Quintarelli è stato al Senato per spiegare il suo punto di vista sulla rete fissa.

Sono contento che abbia avuto la possibilità di potare la fibra che ride anche al Senato: ha preparato delle immagini per illustrare meglio i concetti ma in Senato non c'è un videoproiettore.

IN SENATO NON C'E' UN VIDEOPROIETTORE, si è capito o lo dico più forte?

Cosa facciamo? Organizzo una colletta e compriamo un videoproiettore per i nostri cari senatori?

A me viene da ridere: rido per non piangere.

Devo ringraziare Stefano: quanti di voi avrebbero la pazienza e la perseveranza sua? 

Accolgo all'istante l'appello di Stefano Quintarelli: il Bitstream è terribilmente in ritardo.

Se, oltre a questo, in fase finale Telecom Italia decidesse di cercare di affossarlo sarebbe una tragedia.

AIIPlogo.jpgLeggetevi l'articolo di Stefano al riguardo e firmate la petizione: per firmare basta mandare una e-mail a lettera.aperta@aiip2.messagenet.it, Stefano dice che va bene anche non scriverci nulla ma io almeno una "a" sia nel messaggio che nel corpo ce la metterei. Anzi: metteteci "firmo"!

5

MagliettaCC Ho ricevuto oggi la maglietta Creative Commons che avevo ordinato!

Vuoi che sono appassionato di magliette, vuoi che considero importante dare un contributo affinché questo tipo di licenze prosperi, il fatto è che sono contento di averla acquistata!

E' nera con la scritta CC bianca davanti e non me la prendo più di quel tanto se le scritte Creative Commons invece che essere dietro al centro in alto come dovrebbero sono finite sotto l'ascella sinistra. 🙂

TeslaWirelessPower1891.pngGià tempo fa avevo sentito parlare della trasmissione di energia senza fili ma solo ora, dopo avere letto questo articolo di Stefano Quintarelli, ho approfondito l'argomento.

La trasmissione di energia senza fili è un concetto parecchio datato: la foto di due secoli fa difatti non l'ho messa a caso. La voce su Wikipedia è molto ricca.

In questo pdf scritto appositamente per essere comprensibile anche a chi non sia uno scienziato viene spiegato come questa nuova tecnica permetta di creare un campo elettromagnetico "non radiante" che quindi non inonda lo spazio di energia. Questo campo si attiva solo nel punto dove trova un oggetto specificamente realizzato per "entrare in risonanza".

Il vantaggio di una soluzione di questo tipo è duplice: non si spreca energia irradiandola a caso in tutte le direzioni ed in ogni momento ma solo dove serve e quando serve; l'altro vantaggio è che se ci passi vicino non entri in risonanza, non attivi il campo e quindi non ti fai un bagno di radiazioni tipo forno a microonde!

9

Leggo su repubblica.it (via Alfonso Fuggetta) un articolo ricco di numeri e percentuali. Disarmante come è posizionata l'Italia ma non è questo che mi ha colpito bensì l'analisi conclusiva:

Il segreto della crescita dell'uso di internet, spiega il direttore di comScore Europe, Bob Ivins, è la diffusione della banda larga: i Paesi che hanno puntato su questo tipo di connessione, come il Regno Unito, hanno raggiunto i migliori risultati

Strada_Interrotta.jpgSarebbe come se dicessi che il segreto perché la gente si sposti agevolmente è puntare sulla costruzioni di strade e ferrovie: c'è bisogno di una attenta analisi per accorgersene?

Invece che fare solo polemica e ironia colgo l'occasione per riproporre con forza la fibra che ride: l'idea che si discuta della rete di nuova generazione lanciata da Stefano Quintarelli, oppure teniamoci le strade interrotte e andiamo avanti a dorso di mulo e teniamoci le connessioni scadenti che ci propinano e teniamoci la poco invidiabile posizione nella classifica della penetrazione di internet!

(foto via velozipedist su Flickr)

4

Di solito non mi cimento in questi elenchi / test ma avendo letto quello di Elena mi è venuto in mente che quasi nessuno dei punti mi descrive.

Le blogstars prima googletalkavano, ora twittano.
Mai usato nessuno dei due: da tempo uso gli hub DC come chat e di recente ho usato un paio di volte Skype.

Le blogstars vanno all'Ikea e se non ce l'hanno vicino casa, fanno chilometri per andarci.
Questo sì, ma di solito non compro nulla: scrocco le aree bimbo che piacciono molto a mia figlia 😉

Le blogstars al tavolino di un bar (anche davanti a una spiaggia deserta) aprono il loro portatile e postano.
Già me lo porto a presso tutto il giorno per lavoro figuriamoci se lo uso in giro anche nel tempo libero!

Le blogstars postano anche a tarda notte.
Io sì ma non sono fondamentalista: posto anche di giorno.

Le blogstars comprano i libri su Amazon.
Ho comprato un libro on-line una sola volta in vita mia e non su Amazon

Le blogstars hanno telefonini che fanno anche una carbonara per una dozzina di persone.

Il mio telefona e basta, anzi: non si spegne neppure (ha il tasto guasto)

Le blogstars hanno già visto la quinta serie di Lost.
No, non saprei neppure dell'esistenza di Lost se non fosse che leggo Axell

Le blogstars fanno i BarCamp e i FemCamp.
Mai andato: magari ci andrò...non lo escludo.

Le blogstars non sanno neppure che io esisto.
Forse no ma cambia qualcosa?

Le blogstars hanno i feed reader con centinaia di feeds.
Meno di 50 e sono già troppi

Le blogstars probabilmente fanno l'amore da Dio.
Troppa poca esperienza per darmi un voto da solo.

Le blogstars ascoltano la musica con l'iPod, ovunque.

Non ho l'iPod e nessun altro oggetto portatile per ascoltare musica

Le blogstars in un post, fatti i dovuti calcoli, riescono a mettere sei o sette link ad altrettante blogstars.

Per riuscirci ho dovuto fare copia e incolla dal WiKi dell'ultima Pandecena altrimenti non ce la farei mai.

Vorrà dire qualcosa che quasi nessuno dei punti sopra mi appartiene (a parte il fatto che ovviamente non sono una blogstar)?

In realtà non ho particolarmente interesse in questi punti eccetto forse il cellulare e i BarCamp quindi non diventerò mai uno che conta? 🙂

2

MashNokia.jpgDue notizie che ho letto riguardo a Nokia mi si sono collegate in mente: Stefano Quintarelli segnala questo interessante servizio Nokia.

Si fruisce, comodamente via feed, di molti contenuti sul proprio "cellulare".

L'altra notizia (non ricordo la fonte) riguarda il cambio di rotta di Nokia: non produrranno più telefonini ma computer mobili.

Le due notizie vanno a braccetto: ha senso organizzare i contenuti e renderli facilmente utilizzabili in mobilità se c'è un oggetto mobile adatto ad accoglierli. Già ora molti cellulari è difficile chiamarli con quel nome ma in futuro pare proprio che saranno computer a tutti gli effetti.

I miei dubbi sul tipo di oggetto da acquistare restano, anzi, sono maggiori: ci vuole o no un telefono che faccia solo il telefono oppure si potrà avere un oggettone che faccia anche il telefono?

2

EDIT: purtroppo il servizio del quale parlavo in questo post non esiste più 🙁

Se volete capire approssimativamente come si comporterebbe una chiamata VoIP sulla vostra connessione internet (ADSL, WiFi, UMTS o quello che vi pare) c'è un rapido test via web (Java) che vi può aiutare.

Se andate su TestYourVoIP.com (il sito ha chiuso) e selezionate, ad esempio, Vienna dopo il test vi restituirà due valori (massimo 5) che indicano la qualità percepita della voce che sentite e i quella che dall'altro capo sentono.

Usatelo solo come indicatore visto che nella realtà è probabile che il risultato sia migliore: la tratta critica delle chiamate VoIP è quella che va da voi al server SIP del vostro fornitore VoIP. Il resto, di solito, è molto ben ottimizzato e quindi non introduce perdite di qualità.

Ecco: l'ho fatto! Così Stefano la smette di dire che in realtà non scrivo nulla che non abbiano già scritto altri e che scrivo solo commenti 🙂

In ogni caso è una speranza vana quella si scrivere qualcosa di nuovo: tanto per fare una prova, dopo aver scritto questa segnalazione, ho cercato in giro e ho trovato che qui e qui ne avevano già parlato quindi continuo sulla mia strada. Da me difficilmente troverete notizie super fresche ma troverete spesso pareri e approfondimenti!

Su questo interessante articolo di Tom Keating trovate lo spoofing del numero, come svelare il numero di chi chiama nascondendolo e come alterare la propria voce in automatico usando un servizio esterno senza dover usare apparecchiature fisiche: interessa tutto ciò?

A me interesserebbe solo lo spoofing su un mio numero per uscire con un altro numero che, badate bene, è sempre mio.

Interesserebbe se fosse legale: in USA non lo è ma i server pare non siano in USA.

In Italia? (forse il legislatore italiano messo a confronto con il vocabolo spoofing penserebbe ai pouf di Poggiolini)