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Tommaso Tessarolo parla in un articolo dei vantaggi del P2P per distribuire contenuti come radio e TV.

In estrema sintesi (ma il suo articolo leggetevelo che, come sempre, è esauriente) l'uso di banda di chi trasmette usando un sistema P2P si riduce drasticamente.
Portando avanti il suo ragionamento posso aggiungere un ulteriore tassello.
Se la Net Radio risparmia 111.2Mbit chi li paga?
Essendo una struttura P2P li "pagano" i singoli utilizzatori che in realtà , avendo un contratto flat, non pagano nulla di più della loro tariffa.
Tutti risparmiano a scapito del carrier?
Esatto ma il Carrier è cornuto e mazziato perché oltre a perdere introiti per quei 111.2Mbit si vede intasare la parte terminale delle proprie infrastrutture di rete dato che i singoli user passano attraverso tutti gli ultimi anelli della struttura di trasporto: apparati nelle centrali di zona e trasporto verso i backbone. Concentrando quel traffico su un server i carrier hanno invece il vantaggio di poterlo piazzare direttamente connesso al loro backbone evitando di dover potenziare le strutture che danno la connessione a noi poveri utenti adsl!

Ben venga quindi il P2P se il risultato (oltre a far arrabbiare i carrier) è che qualcuno dovrà potenziare le infrastrutture che ci portano la connessione internet in casa!

Oggi ho visto una chiostrina Telecom sostituita!

Il fatto è eccezionale: nel senso letterale del termine. Di chiostrine mezze distrutte o anche solo con lo sportello guasto (non si chiude) ne vedo un infinità e il fatto di essere passato a fianco di una di queste ed aver constatato che è stata sostituita e che l'asfalto alla base è stato ripristinato è un autentica eccezione!

Come spesso mi capita prendo spunto da una notizia o, come in questo caso, da un fatto che rilevo io direttamente per poter dire la mia su una questione più generale.

La manutenzione di una rete capillare di doppini in rame (il famoso ultimo miglio) è sicuramente costosa. Per manutenzione poi si possono intendere interventi di natura abbastanza diversi. Quello del fatto in questione è uno ma esistono anche diverse situazioni nelle quali interi fasci di doppini sono così vecchi che farci passare una ADSL è un impresa!

Non ho l'esatta conoscenza degli obblighi di Telecom in quanto gestore del monopolio naturale dell'ultimo miglio ma presuppongo che tra questi ci sia la manutenzione.

Lasciare questo compito importante e delicato al puro rispetto di un obbligo comporta che venga svolto nella maniera più economica possibile e, come unico parametro, facendo in modo che il degrado resti entro la misura che non arrivi a danneggiare troppo il proprio giro di affari.

Se la gestione della rete fosse disgiunta (quantomeno come divisione interna, non necessariamente come separazione in due aziende della Telecom) dal resto e dovesse rendere conto e girare i costi della manutenzione a tutti in modo trasparente forse lo stato della nostra rete sarebbe migliore e magari ci sarebbe spazio per investimenti e migliorie che vanno ben oltre la semplice manutenzione!

Questo punto di vista è parziale in quanto non tengo conto molti altri fattori che porterebbero a spingere verso la soluzione della separazione ma ammetto di non avere le competenze e le conoscenze di persone del calibro di Stefano Quintarelli che, tra l'altro, parla spesso anche di questi tipi di problematiche!

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Ero proprio contento di poter partecipare alla beta di Joost ed ero anche triste per i contenuti in inglese.

Ora è partita la fase beta di un progetto che sembra simile ma che è di Silvio Scaglia, fondatore di Fastweb: Babelgum. Il sito è scritto in inglese e ha personaggi provenienti da varie parti d'Europa quindi potrebbe anche essere che i contenuti siano in inglese ma io spero che ci piazzino anche prodotti italiani e soprattutto che ci sia modo di farci entrare anche materiale auto prodotto.

Il client è, come per Joost, basato su una piattaforma P2P.

Ora basta scrivere: corro ad iscrivermi alla beta!

Leggendo una notizia dove si spiega che finalmente Fastweb è riuscita a produrre cassa mi è subito venuto il pensiero: "Per forza!".

Investire cablando in fibra fino in casa/ufficio è un impresa ciclopica e dai costi elevati.

Difatti hanno smesso da tempo di farlo e si sono orientati ad un sistema che permettesse un ritorno degli investimenti più rapido. Hanno cablato in fibra solo fino alle centrali di zona Telecom e lì dentro hanno piazzato i lori apparati (DSLAM) per coprire le utenze con quello che è chiamato ULL.

Non contenti di aver ridotto la qualità della linea che arriva in casa alla propria utenza di recente hanno pensato bene di ridurla ulteriormente utilizzando un sistema con ancora meno costi: rivendono connettività Telecom mettendosi allo stesso livello di un piccolo ISP.

Meno soldi investiti di così (e meno qualità di così) non credo sia possibile ma potrei anche sbagliarmi. E' per questo che dico che è scontato che facciano cassa!

Da qualche tempo il sito The Pirate Bay si sta impegnando in un operazione spettacolare.

Vogliono comprarsi il principato di Sealand e usarlo come base per creare una nazione dove il P2P non incontri ostacoli.

La soluzione è drastica e richiede anche una montagna di soldi ma avvisano che il piano B, nel caso non riescano dell'acquisto di Sealand, è di comprare un altra micro isola.

I soldi dove arrivano? Chiaramente da chi decide di donarli a loro!

Prospettive di acquisti fantascientifici con soldi nostri? A me qualche dubbio viene... e a voi? 🙂

Grazie alla precisazione di Stefano al mio articolo e al suo articolo compreso il suo commento mi è venuta l'ispirazione per una precisazione.

Non conosco tutti i sistemi di scambio file P2P ma sicuramente almeno due tra i più utilizzati si basano su un meccanismo che è l'anima portante dei sistemi P2P: bisogna obbligatoriamente condividere per poter scaricare. Mentre si scarica un file automaticamente viene messa in condivisione la parte già scaricata del file stesso. Questo è ottimo per rendere efficace la rete P2P ma di fatto trasforma un illecito in un reato!

Difatti se scaricare un file protetto da copyright di per se è solamente un illecito amministrativo utilizzando questi tipi di reti P2P si trasforma in reato in quanto automaticamente viene messa in condivisione la parte che si è già scaricata.

Era da parecchio che sentivo vociferare di Eolo: il progetto di NGI per connettività senza fili e grazie all'anticipazione di Tagliaerbe ora possiamo vedere di cosa si tratta!

Purtroppo la copertura non è quella che speravo ma la amplieranno di sicuro.

In sostanza si tratta di una connessione senza fili con frequenza 5Ghz e tagli commerciali fino a 6Mbit in download e fino a 4Mbit in upload. L'affidabilità viene dichiarata essere pari ad una connessione SHDSL.

I prezzi sono un po' alti se comparati ad altre soluzioni apparentemente simili ma in realtà , se li si paragona a linee SHDSL sono più che economiche. Il taglio base è addirittura competitivo con alcune ADSL: una 2Mbit/256kbit a 29€/mese.

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Sembra assurdo ma è così: non sono in tanti ad essere consapevoli che scaricare un film è EDIT: illecito non reato.

Passi che non lo sappia il tassista di Stefano Quintarelli ma mi è capitato di scoprire, con sommo stupore, che quasi tutti gli abituali frequentatori dei network p2p non lo sanno!

Fermo restando che per, quanto io possa criticare l'attuale legge Urbani, se un azione è reato lo è e basta io prendo spunto da alcuni ipotetici profili di "scaricatori" di film per fare una considerazione.

Tipo "Delinquente": scarica un film, magari uno di quelli appena uscito nelle sale cinematografiche, lo duplica e va a venderlo per strada.

Tipo "oh come sono furbo": agisce come il tipo "Delinquente" ma invece che vendere il film se lo guarda. Si esalta pure nel vedere un film dove ogni tanto lo spettatore davanti oscura la telecamera con la quale il film è stato ripreso e gode quando sente i colpi di tosse del pubblico o, peggio ancora, le risate del pubblico tipo telefilm. In fine lo mette in condivisione per permettere ad altri di scaricarlo.
Tipo "ho già dato": si guarda il film al cinema. Quando esce in dvd lo noleggia e se lo riguarda. Per poterlo rivedere ancora cerca di duplicarselo e, se non riesce, lo scarica.

La considerazione è che tutti e tre commettono un reato ma l'attuale legge quasi non fa distinzione tra i primi due (e a me sembra che siano due reati di gravità diversa).

Il terzo invece commette un illecito minore ma pur sempre un illecito.

Secondo me il terzo avendo già effettivamente pagato più volte i diritti d'autore dovrebbe essere messo in condizione di poter avere la sua copia del film ad un prezzo inferiore a quello del noleggio: meglio se flat come ho già scritto.

EDIT: grazie a Stefano per la precisazione giuridica. E' reato mettere in condivisione mentre scaricare e basta è un illecito amministrativo. (se non ricordo male solo la prima formulazione della legge Urbani parlava di reato anche per chi scaricava).

I sistemi di protezione da copia applicati alla musica, e anche ai video, danno non poco fastidio ma rallegriamoci: sono sulla via del tramonto.

Questo è possibile grazie proprio a noi e al fatto che, infastiditi dalle limitazioni che questi pongono, evitiamo di comprare musica protetta con questi metodi.

La notizia arriva da EMI che ha deciso di eliminare il DRM nei suoi CD e l'ho letta qui su Punto Informatico.

C'è speranza per noi poveri utenti/clienti bistrattati: è sufficiente ribellarsi evitando di comprare prodotti con questi tipi di limitazioni!

Leggendo un articolo di Tommaso Tessarolo mi convinco sempre di più che Nokia sia sulla strada giusta.
Nokia ha iniziato tagliando alberi e ha inventato il telefono mobile per darlo ai suoi taglialegna e poi è passata attraverso a molte evoluzioni. In Nokia hanno evidentemente capito che nel futuro i dispositivi mobili non saranno più principalmente usati per fonia mobile tradizionale ma diventeranno degli oggetti connessi senza fili tramite WiMax sui quali si potrà utilizzare un client SIP per telefonare ma fare anche tante altre cose.

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Ormai è da parecchio tempo che ho felicemente abbandonato Telecom Italia.

Per il mio tipo di profilo il risparmio è notevole: telefono poco quindi togliere il canone vuol dire molto.

Devo ammettere che le difficoltà sono tante:

- La connessione in questi mesi traballa (sfortunatamente da me nessuno arriva con propri apparati: no ULL no party) e quindi la fonia via internet fa pena.

- L'ata comprato su ebay da un tedesco parla solo il tedesco e quando fa i capricci è dura capirci qualcosa.

- Accendi il forno mentre andava la stufetta elettrica: tempo 1 minuto e salta la luce. Insieme alla luce salta la fonia e magari pure i settaggi che sono da rifare.

Non voglio certo scoraggiare chi si avvicina al magico mondo del "mando a quel paese Telecom e passo al VoIP" anche perché, per chi non ama complicarsi la vita come me, esistono ottime soluzioni che parlano inglese (e non tedesco) e che forniscono egregiamente una miriade di funzionalità: usate un gioiellino della AVM ( Fritz Box WLAN 7050 ) e abbinatelo ad un economico ups per salvarvi dalle interruzioni di corrente. AVM ha anche un prodotto più recente ( Fritz Box WLAN 7140 ) e credo sia ottimo ma non l'ho ancora provato.

Ho segnalato un link di quel prodotto in vendita sul sito di Skypho non a caso: per la fonia VoIP Skypho è un ottima soluzione ma chiaramente quel prodotto non è in vendita solo là. Se lo comprate su ebay da un tedesco sappiate a cosa andate incontro 😉 ma sappiate anche che, volendo, si può trasformare in Inglese e forse anche in Italiano. Date un occhiata qui.

EDIT: Skypho ora ha cambiato nome e si chiama EuteliaVoip

Grazie a Pietro che ha messo in palio tra i suoi lettori gli inviti che aveva (e anche quelli di altri!) sto' provando The Venice Project.

Si tratta di una piattaforma, basata su un protocollo p2p, per trasmettere filmati.

Si propone come un sorta di nuova televisione e difatti l'aspetto è quello: ci sono vari canali ciascuno dei quali trasmette a rotazione filmati su quel tema. Io mi sono divertito un po' con alcuni filmati comici, qualche documentario e delle interessanti partite di poker.

Il progetto e a mio parere molto interessante (anche altri lo hanno provato: questo è il commento di Pandemia) e ci prepara ad un futuro prossimo nel quale la neutralità della rete diventerà sempre più cruciale: Quintarelli ne parla spesso.

Cosa succederebbe a progetti come questo se tutti i fornitori di connettività si mettessero a filtrare e limitare come fa Libero?

Pupazzo impiccato

Oggi Saddam è stato impiccato e mia figlia, senza sapere nulla di tutto ciò (ha un paio d'anni), ha simpaticamente impiccato il suo pupazzo all'albero di Natale.

Le coincidenze non finiscono qua: per uno che se ne va un altro arriva. il 30 Dicembre muore Saddam e il 30 Dicembre nasco io.

Un caso? Certo! Se vi dicessi che oggi compio 33 anni? Ricordate qualcuno che a questa età è morto? 🙂

Ecco uno dei tanti annunci sulla partenza del WiMax. Nell'articolo ricordano anche quanto sia importante il WiMax come futuro sostituto delle attuali xDSL (ADSL ma anche le futuribili vDSL).

Di annunci ne ho visti tanti... speriamo che sia la volta buona e che realmente a giugno 2007 vengano rilasciate le prime licenze!

Nokia ha in programma un cellulare WiMax: non vedo l'ora che parta WiMax e che Nokia rilasci questo famoso cellulare!

Girovagando qua e la ho trovato una notizia che mi ha fatto piegare in due dal ridere.

Questa è la top ten delle ricerche su AOL

1. google
2. ebay
3. yahoo
4. yahoo.com
5. mapquest
6. google.com
7. myspace.com
8. myspace
9. www.google.com
10. www.yahoo.com

Per la serie: usano un motore di ricerca quasi esclusivamente per cercare altri motori di ricerca!

Ma quando hanno poi trovato il sito di Google cosa ci fanno? Cercano AOL? 😀

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Nei primi mesi del 2007 pare che 3 Italia lancerà delle offerte di connettività mobile che potrebbero arrivare fino a 14,4Mbit/sec in download ma, fatto veramente importante, fino a 1,4Mbit/sec in upload!
Senza andarsi a cercare soluzioni basate su più ADSL unite insieme (affasciamento in Multi Link PPP ) questa velocità di upload sarebbe superiore alle classiche ADSL (neppure le più recenti ADSL2+ attualmente offrono più di 1Mbit/sec in upload).

Vista la qualità dei doppini che ci ritroviamo (inciso: grazie Telecom, se continui così dentro quei doppini ci passeranno solo topi morti... altro che banda larga) 14,4Mbit di download è molto di più delle reali velocità ottenibili. La notizia è interessante e ci sarà da lottare tra questa tecnologia e WiMax: speriamo che lottino abbassando i prezzi anche perché attualmente di tariffe per connettività mobile realmente flat non ne vedo.

Leggetevi questo articolo di telefonino.net al riguardo

Quanto cose che devo ancora imparare!

Leggendo questo interessante articolo di Pietro Saccomani mi sono reso conto che il VoIP su dispositivi mobili è realmente agli albori e io ho tante cose da imparare: pensavo che il NAT Traversal ci fosse e invece scopro che lo stanno introducendo ora!

(il NAT Traversal è il sistema per permettere di usare l'apparecchio VoIP quando si connessi in una rete con un router col NAT operativo: quasi tutte le reti piccole sono fatte in quel modo)

Per chi non lo sapesse un utente Vodafone aveva usato la connessione tramite rete mobile Vodafone pensando che fosse flat a tutti gli effetti mentre, come ben specifica il contratto, ha un tetto mensile sforato il quale si paga (tanto).

La simpatica bolletta ricevuta era di 50'000€!

Vodafone, visto il polverone che si era sollevato, ha pensato bene di sfruttare la situazione avvisando pubblicamente che rinuncerà a quei soldi.

Questa è una gran bella mossa pubblicitaria (come fa giustamente notare Punto informatico in questo articolo) ma soprattutto è a costo zero.

L'infrastruttura di rete dove transitano i dati non costa di più se ne transitano tanti o di meno se ne transitano pochi. Quantomeno non se la differenza è quella che può fare un singolo utente!

Quello che non vogliono capire i gestori di fonia mobile è che presto o tardi il loro prodotto dovrà orientarsi verso la sola fornitura di connettività (possibilmente di qualità) visto che la fonia andrà sempre più verso il "costo zero" transitando su internet grazie al VoIP!

Mi fa ridere e nel contempo piangere l'accanimento delle major riguardo alle piattaforme P2P.

Capisco che si sentano colpite nel portafoglio ma demonizzando e cercando di portare in tribunale da chi gestisce siti/server P2P fino a al singolo utente non andranno da nessuna parte.

La mia idea è che le leggi sul diritto d'autore vadano riformate e vadano anche riscritte le leggi punitive che sono state promulgate al riguardo (non solo in Italia).

Bisogna trovare un modo di permettere il libero scambio di alcuni tipi di opere protette dal diritto di autore (riformato) abbinandolo magari ad un pagamento di una tariffa flat.

Questa non è un invenzione nuova: l'ho già vista proporre da molti altri.

Tornerò sull'argomento ma ora ho voluto iniziare a parlarne perché ho appena letto un interessante articolo su Punto Informatico (Aggiornato il progetto eMule Content Database) che tratta di come le reti P2P si possano utilizzare per scambiare materiale free!