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Fibra OtticaHanno da poco commentato un mio vecchio post sull'abolizione del canone e mi sono reso conto che, nel frattempo, molte cose sono cambiate e, in parte, ho anche cambiato opinioni al riguardo.

Sono favorevole a che si parli di canone e del fatto che bisogna rivederlo.

Abolirlo è un utile eccesso, utile a mettere sul piatto della bilancia un argomento pesante. Il canone, purtroppo, ha la sua reale utilità e negli ultimi tempi, con l'abbandono della rete fissa a favore dei cellulari, l'utilità si vede ancora di più.

Se non ci fosse si darebbe l'alibi a Telecom Italia per continuare nella attuale politica di manutenzione quasi zero e investimenti in nuove tecnologie praticamente nulli.

Io sarei, ragionevolmente, per una riduzione, soprattutto del canone aggiuntivo per le linee solo dati: ovviamente io ho una linea naked 😉

Accetterei ben volentieri anche un aumento in cambio della destinazione del nuovo canone aumentato ad una nuova società formata con la rete Telecom Italia e le reti di altri gestori, posseduta da tutti questi soggetti e magari quotata, in parte, in borsa.

Ovviamente non per nulla ma in cambio di una sostituzione integrale dell'attuale ultimo miglio in rame con uno di fibra ottica passiva. Rete ovviamente perfettamente neutrale (Net Neutrality) e accessibile a chiunque voglia rivendere connettività al pubblico pagandola con un prezzo ricavato dal meccanismo cost plus: i costi più un margine di guadagno per la società proprietaria della nuova rete.

Nel caso non si capisse queste mie elucubrazioni sono quasi totalmente causate dalla lettura del blog di Stefano Quintarelli 🙂

EDIT: anche i piccoli azionisti Telecom pare siano indirizzati verso questa idea.

(Foto di xamad via Flickr)

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Viviane Reding su WikipediaEstremamente interessante il discorso di Viviane Reding al KPN Annual Event che Stefano Quintarelli riporta nel suo blog.

La parte che mi ha più colpito è alla fine dove parla di un modello municipale che prevederebbe un impegno di ciascuna città a dotarsi di una rete in fibra ottica punto a punto (una fibra per ciascun utente). E' il sistema che regge meglio le future richieste di aumento di banda ed è anche il più costoso.

Il fatto che se incarchi la singola municipalità porterebbe ad aumentare ulteriormente il divario digitale.

Le grandi città ovviamente farebbero questo investimento e si doterebbero di di una infrastruttura a prova di futuro e lo potrebbero fare perché non avrebbero difficoltà a trovare investitori visto il loro ricco bacino di utenza.

Le piccole città e la periferia rischierebbero di restare al palo un po' per la poca lungimiranza degli amministratori (che non sarebbero forzati a fare questa scelta dalla pressione dei propri cittadini) e soprattutto per la maggior difficoltà nel trovare finanziamenti per un progetto che, non coinvolgendo un bacino di utenti tipo quello delle grandi città, rischierebbe di essere antieconomico.

Nonostante questo la Reding consiglia di valutare bene questa possibilità per far si che chi vuole dotarsi di una infrastruttura a prova di futuro possa farlo: la cosa è allettante ma non sono sicuro sia la strada migliore.

Invece che pensare di fare trenta facciamo direttamente trentuno: fibra punto punto per tutta la nazione, investimento misto pubblico / privato, One Network dove ciascun operatore conferisce la propria attuale rete e infrastrutture e tutti quanti acquistano agli stessi prezzi dall'unico soggetto.

Meglio così o sono pazzo? 

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DD-WRTHo fatto un ponte radio WiFi e, siccome funziona bene, ho pensato di condividere i dettagli. Li trovate in questo post che ho scritto per DynamicK: Ponte radio WiFi per estendere la propria rete cablata.

Ovviamente non è andato tutto bene al primo colpo. Mi sono dimenticato di cambiare un IP su uno dei due router del ponte radio e vi lascio immaginare che casino è venuto fuori 🙂

Ho successivamente migliorato la ricezione con una coppia di parabole fatta in casa che ho visto su Napoli Wireless.

Il cuore di questo bel giocattolino è l'ottimo firmware DD-WRT.

Voi fate spesso ponti radio WiFi o più tipicamente fate i ponti con le festività per fare qualche gita? 

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Castello senza filiQuesto pomeriggio sono andato (con mia figlia) ad un appuntamento senza fili.

Ci siamo trovati con Elena e siamo andati al BarBianco dove, dopo poco dopo (un ora abbondante) sono arrivati Serena e jtheo. In seguito ci ha raggiunti 1 e poi io mi sono dileguato causa cena di mia figlia. Pare che dopo sia arrivato anche Paolo.

La scusa era, ovviamente, la connessione WiFi gratis del Comune di Milano e un computer connesso effettivamente c'era, solo uno. Difatti mia figlia, sulla strada del ritorno, si è lamentata perché le avevo detto che ci sarebbero stati tanti computer 🙂

Se penso che ci sono alcuni paranoici che fuggono dalle connessioni WiFi (e magari chiamano con il cellulare spiaccicato sullo orecchio per ore) mi viene da ridere paragonandoli a me che le inseguo e ci porto pure la mia bimba!

Se ben fatte le reti WiFi sono nettamente meno invasive di molti altri apparati che emettono onde elettromagnetiche quindi siate prudenti ma non paranoici e, se volete, aggregatevi a noi che ci troveremo regolarmente al Parco Sempione ogni prima domenica del mese! 

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ParanoiaVa bene il principio di precauzione ma questa é paranoia mista a demenza sommata a disinformazione!

In casa mia ho impostato la potenza al minimo che mi permette di mantenere prestazioni buona: 10 millivolt.

Volendo funziona anche a 1 ma mi sale la latenza. Il valore preimpostato era 250!

Il cordless dect pompa di più, per non parlare delle bts dei cellulari e non cito neppure il singolo cellulare appoggiato alla testa.

Spegniamo il wifi? Sarebbe come decidere di togliere la spina sotto l'alluce e tenersi il pugnale conficcato nelle costole!

(Foto di katiew su Flickr

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No deep packet inspectionSe state scegliendo una connessione ad internet (ADSL o altro non importa) uno dei parametri che dovete guardare è se l'ISP rispetta il principio di neutralità della rete (Net Neutrality) oppure no.

Chi mi segue e, chi segue anche Stefano Quintarelli, sa bene quanto riteniamo importante che il trasporto dei dati venga effettuato in maniera neutrale senza discriminare dei dati in favore di altri.

In quest'ottica il Quinta ha predisposto un semplice banner che gli ISP possono esporre nel loro sito per testimoniare che non effettuano deep packet inspection: non vanno a ficcare il naso dentro i dati che movimentano per conto nostro. Il banner lo vedete in cima a questo mio post e cliccandoci sopra finite sulla pagina che spiega esattamente cosa significa. Esponendolo gli ISP dichiarano di aderire a quei principi.

La scelta di fare le cose per bene ha un costo.

Per i clienti, avere il proprio ISP che rispetti queste norme, è un vantaggio.

Sarete certi di non subire discriminazioni nell'uso delle applicazioni, ad esempio di applicazioni P2P . P2P non vuol solo dire movimentazione di file in violazione dei diritti d'autore: Joost è P2P, Skype è P2P e tanto altro. Se volete vedere la TV via internet e il vostro IPS discrimina i dati potreste accorgervi che l'unica TV che potete vedere è quella (pessima) che vi fornisce (a pagamento) il vostro ISP, visto che le altre ve le potrebbe rallentare fino a rendere inutilizzabili!

Quando dovete scegliere che ADSL acquistare tenete presente quindi anche questo importante parametro!

Quando ho scelto la mia ADSL questo argomento non era ancora alla ribalta ma di recente, il mio ISP (Messagenet), ha aderito all'iniziativa del Quinta. Ovviamente io mi ero premunito di verificare almeno informalmente via email che non filtrassero nulla e vederlo ora scritto ufficialmente sul loro sito mi fa molto piacere! 

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Colpa di Telecom Italia?Se siete affascinati dall'idea di abbandonare Telecom Italia, disdire e smettere di pagare l'odiato canone ho pensato di riassumere quello che serve. In realtà è un mio lettore (Grazie Donato!) che me lo ha richiesto e quindi l'idea è merito suo 😉

Questa sarà una mini guida basata soprattutto link ad altre cose che ho già scritto.

I passaggi per smettere di ricevere fatture da Telecom Italia, a grandi linee, sono i seguenti:

  1. Dotarsi di una ADSL su cavo dati (con la quale pagherete in realtà quasi tutto il canone che volevate evitare).
  2. Aprire un account con un gestore VoIP che permetta la portabilità del numero.
  3. Testare la perfetta funzionalità della nuova linea VoIP (dotandosi dell'adeguato hardware)
  4. Richiedere la NP (Number Portability: portabilità del numero)
  5. Vivere felici 🙂

Ora i riferimenti e i dettagli per i punti sopra.

L'ADSL deve necessariamente essere di qualità elevata altrimenti non avrete mai una fonia VoIP accettabile. Deve essere indipendente dalla linea telefonica e quindi deve essere su cavo dati oppure (meglio) interamente su rete di un gestore alternativo a Telecom Italia. In questo caso quasi sempre vi proporranno anche la fonia: basta che l'offerta sia priva di costi fissi (o con costi fissi tra fonia e ADSL sufficientemente bassi per la propria esigenza) in modo da potersi permettere di non usare la loro fonia (di solito più cara di soluzioni VoIP scelte in proprio).

Se invece la vostra tipologia di uso del telefono è perfetta per quello che vi offrono allora averete finito la ricerca e non avrete bisogno di altro.

Insieme alla linea c'è bisogno di hardware adeguato in modo da avere una ottima qualità delle chiamate VoIP.

A seconda dei casi (ADSL su cavo dati, ADSL in ULL, modem fornito dal ISP o no) le soluzione hardware da adottare saranno di diverso tipo... a questo mondo non c'è nulla di facile eh?

L'account VoIP da scegliere è importante: ce ne sono di ogni tipo. Addirittura alcuni permettono di chiamare quasi gratis a scapito della qualità della voce. Io, attualmente, uso e consiglio EuteliaVoIP. Non mi sponsorizzano per dirlo (nel caso voleste farlo, cari amici di Eutelia, sapere dove trovarmi 🙂 ), semplicemente mi trovo bene.

Se volete fare questo grande passo dovete conoscere i vantaggi che il VoIP vi potrà dare ma essere consapevoli che non necessariamente, per la vostra tipologia di uso del telefono e della connessione ad internet, questo comporti necessariamente un risparmio economico.

Tenete presente anche che la situazione attuale sulla portabilità del numero ha dei difetti non da poco: la portabilità successiva alla prima del proprio numero di telefono è praticamente impossibile.

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Le commissarie europee Viviane Reding e Neelie KroesMarket 15 è come viene chiamato il mercato delle telefonia mobile.

Attualmente l'Europa lo regolamenta per evitare che i big del settore ci mangino su più del dovuto visto che la concorrenza non è ancora sufficientemente  sviluppata.

Fin qui tutto bene: il male arriva perché pare vogliano abolire queste regole liberalizzando il settore.

Chi ci capisce mi dice che la concorrenza, nella telefonia mobile, non è per nulla sviluppata. Io che non sono un fine economista lo capisco: basta guardare e confrontare le offerte dei gestori italiani per accorgersene.

La regolamentazione non serve? Non serviva neppure obbligare per decreto ad eliminare i costi di ricarica vero? Se non fosse stato fatto ce li troveremmo ancora lì, tutti da pagare.

Ovviamente la regolamentazione serve ancora e AIIP lancia un appello: andate, leggete e cliccate per mandare una email a chi di dovere.

Attenzione però: recenti sviluppi dicono che queste email vengono cestinate in automatico da filtri che si sono affrettati a mettere. Dava troppo fastidio che in molti fossero scontenti di questa azione eh?

Quindi, quando cliccherete sul link per mandare l'email che ci propone l'appello di AIIP abbiate cura di cambiare una lettera del titolo, staccate l'1 dal 5: insomma camuffate un po' il titolo in modo che facciano più fatica a cancellarci in automatico!

Ringrazio Dario che ha ovviamente segnalato anche sul suo blog l'iniziativa e che si è pure preso la briga di avvisarmi direttamente via email 🙂

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Logo Telecom ItaliaE' da tempo che Telecom Italia cerca di introdurre un canone aggiuntivo per le linee ADSL senza fonia (linee Naked, linee nude, dati, oppure chiamatele come vi pare).

Con questo tipo di linee si può attivare un numero di telefono VoIP evitando quindi del tutto qualsiasi rapporto diretto con Telecom Italia e di conseguenza evitando anche il canone

Sono consapevole che l'assenza dell'introito del canone Telecom legato alla fonia esteso a molti comporterebbe un calo drastico degli introiti con conseguenti problemi di rimuneratività della rete fissa, ammetto che la cosa la digerisco male è così.

Vista la diffusione dei cellulari sono in molti che si accontenterebbero di avere solo quello e che credono di non aver bisogno della connessione ad internet, se poi ne avessero bisogno c'è la famosa ADSL senza fonia della quale sto parlando. I più evoluti poi mantengono il cellulare e con la ADSL senza fonia ci ricreano una linea fissa VoIP.

Il risultato è che sempre più utenti non vorranno la linea tradizionale (leggi non vorranno pagare il canone).

Come ho detto un canone, purtroppo, ci vuole ma da questo a dire che il valore del canone aggiuntivo sulle linee senza fonia debba essere così elevato da risultare praticamente pari al canone della normale linea telefonica ce ne passa!

A questo punto l'unico risultato che si otterrebbe sarebbe quello di eliminare le linee solo dati: se è questo che i signori di Telecom Italia vogliono che lo dicano chiaramente. Dite che vi da fastidio quello che la gente può fare con una linea dati!

Se invece la richiesta è di una corretta remunerazione per il doppino di rame allora preparate una richiesta consona che non sia quindi quasi tanto quanto il canone della linea voce!

Questa invettiva riflessione mi è venuta vedendo un ulteriore porcata sul canone aggiuntivo che Stefano Quintarelli spiega bene: vogliono far pagare retroattivamente questo canone... Chi è peggio secondo voi? Telecom Italia che avanza richieste retroattive o chi le permette di farlo?

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WiMaxSegnala Morse la presenza di un ricorso al TAR sulla delibera AGCom sulla quale è basata la gara per l'assegnazione delle frequenze WiMax.

Concordo sull'idea di fondo che non è corretto lasciar partecipare chi già ha le frequenze UMTS e se la cosa andasse avanti smontando la delibera allora la gara sarebbe minata nelle sue fondamenta essendo costruita sulla (pessima) delibera di AGCom.

Quasi quasi sarei contento: mi ero rassegnato a veder gettate nel cesso queste prime frequenze ma forse ora potrebbe venire qualcosa di buono.

Niente di eclatante visto che, come ho già scritto, si tratta di frequenze che poco si differenziano da quelle HIPERLAN2, ma qualcosa di buono... o no?

(via Stefano Quintarelli

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Net NeutralityRaccolgo volentieri l'appello di Stefano Quintarelli riguardo alla neutralità della rete (Net Neutrality) in particolare riguardo alle connessioni da cellulare.

Vodafone, ma bisogna ammetterlo, non solo lei, propone tariffe flat includendo nel forfait però solo quello che vuole lei.

Ho già spiegato perché la rete di trasporto dati debba essere neutrale e anche Stefano (con maggior cognizione di causa di me) lo ripete spesso ma un richiamo ogni tanto non guasta.

Soprattutto quanto un operatore vincola palesemente l'uso della connessione ad internet per salvaguardare il suo piccolo orticello.

Sarebbe ora che smettessero di comportarsi così! 

(Immagine in testa di Kurt Griffith via Omnia Communia)

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Si tratta solo dell'inizio della procedura di gara (che sarebbe già dovuta partire da mesi)

Si tratta solo di frequenze non dissimili da quelle Hiperlan2 (che usa Eolo) per caratteristiche: praticamente devi vedere l'antenna.

Si tratta di soldi, tanti: Hiperlan2 invece è con frequenze liberalizzate quindi niente soldi per concessioni.

Si tratta di 3 operatori per macroregioni dei quali 2 possono anche essere assegnatari di licence UMTS e quindi questi due faranno di tutto per non usare WiMax in modo da non farsi concorrenza sul UMTS dove hanno investito cifre folli

Si tratta di gara quindi il povero terzo incomodo si ritroverà a pagare cara la concessione e quindi anche se poi riuscisse a mettere in piedi qualcosa temo non sarà competitivo rispetto a Hiperlan2

Unisci i puntini e cosa scopri: si tratta si tratta di un oca che si gratta!
Il WiMax, quantomeno questo primo lotto di frequenze, sarà una fregatura e già lo dicevo il 20 Febbraio di questo anno  

 
Non ho resistito e l'ho messo qua: in realtà questo è un mio post di risposta ad una domanda fatta sul forum di NGI sezione Eolo 😉

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Logo Tele2, Perché pagare di più? Ve lo devo dire?Non hanno problemi ad ammettere che filtrano il traffico P2P in Tele2: lo scrivono candidamente ad un loro cliente.

Per chi non fosse iscritto a quel forum e quindi non potesse entrare per seguire tutta la discussione riporto qui la mail di Tele2 come riproposta dall'utente frenkygs:

Gentile Cliente,

la informiamo che Tele2 ha iniziato ad applicare dei sistemi automatici finalizzati ad ottimizzare la banda Questi sistemi in particolare non bloccano ma limitano le connessioni "Peer to Peer" (P2P) in particolari momenti della giornata, quando l'utilizzo della rete è particolarmente intenso (le ore pre-serali e serali).
Desideriamo infatti evitare che il massiccio utilizzo di banda, tipico dei programmi P2P, possa danneggiare chi usa la rete per attività più tradizionali, come ad esempio la navigazione e la consultazione della posta elettronica.
Per quanto riguarda il numero massimo di connessioni TCP/IP che ogni singolo utente può stabilire, non sono previste limitazioni.

La solita scusa ufficiale, cotta e stracotta, è che lo fanno per noi! Vogliono evitare che la rete si intasi con i P2P-isti in modo da permetterci di navigare e mandare le email. Aumentare la banda reale disponibile e permettere a tutti di usare la linea in maniera normale no? Costa troppo mentre un bel filtro è più economico?

Tanto per cominciare il concetto di filtraggio dei contenuti dei pacchetti che il singolo utente movimenta è una fatto che mi fa rabbrividire in se ma, a parte il mio giudizio personale, resta un dato di fatto: una volta che inizi a ispezionare e filtrare chi ti ferma più? Chi mi garantisce che poi non usi questi strumenti per filtrare e penalizzare altri servizi (magari di un concorrente) in modo che gli stessi servizi che offri tu funzionino meglio e quindi io sia costretto ad utilizzare i tuoi?

Vi piacerebbe se filtrassero il traffico VoIP perché se usi il VoIP loro guadagnano meno dalle telefonate che fai sulla loro rete?

E' solo un esempio ma ce ne sarebbero molti altri e intanto frenkygs e molti altri non riescono ad usare la propria ADSL: complimenti a tutti quelli che mettono sotto le scarpe la Net Neutrality!

Tele2: perché pagare di più? Ve lo devo dire o si capisce? 

Da oggi chi ha una ADSL Vira potrebbe trovarsi a piedi da un momento con l'altro.

Imminente cessazione servizi ADSL - Gestore Telecom Italia

Gentile Cliente,

facendo seguito alle precedenti comunicazioni all'utenza, la invitiamo ad accedere quanto prima alla vostra area privata del sito www.vira.it o www.intratec.it ove potrete trovare degli importanti aggiornamenti in merito alla continuita' dei servizi erogati.
In particolare segnaliamo che alle ore 17.15 di oggi 1 Ottobre 2007  abbiamo ricevuto che  una comunicazione da Telecom Italia che informava sul perfezionamento delle attivita' operative che porteranno nei prossimi giorni alla cessazione delle linee ADSL dell'utenza Intratec/Vira.

Distinti saluti,

Intratec Spa in liquidazione

Un bel applauso a Telecom Italia e uno ancora più vigoroso a chi le ha premesso di arrivare a tutto ciò lo vogliamo fare? 

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WiMaxAncora un annuncio sulla famigerata partenza delle aste per le frequenze WiMax.

Tanto per non esagerare e rischiare di fare una inutile rassegna stamapa vi do il link della prima volta che ho parlato di annunci (già allora si sprecavano gli annunci)

Francamente io mi sono stufato: se solo avessero messo metà dell'impegno che hanno profuso nella produzione di annunci al servizio dell'effettiva partenza del WiMax ora saremmo qui a parlare di altro! 

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Non ho una ADSL con Vira: ho il telefono di casa con loro e ho questa impressione, non so  perché ma ce l'ho, che presto dovrò cambiare gestore.

 

Gentile cliente,

si e' svolta questa mattina presso l'AGCOM (Autorita' Garante delle Comunicazioni)l'udienza di "Tentativo Obbligatorio di Conciliazione" tra Intratec Spa in Liquidazione e Telecom Italia Spa
Il tentativo di conciliazione non e' andato a buon fine in quanto le parti, in questa sede, non hanno raggiunto un accordo conciliativo.
Telecom ha confermato l'inizio immediato delle procedure previste nel caso di interruzione dei servizi.
La Intratec per canto suo, conseguentemente al mancato raggiungimento di un accordo conciliativo, questo pomeriggio ha dato mandato ai propri legali di procedere in tutte le sedi appropriate.
Continueremo a tenervi informati in merito alla vicenda come facciamo sin dal 27 luglio 2007, quindi da oltre 2 mesi.
Cogliamo l'occasione per ringraziare gli utenti che hanno continuato ad apprezzare la qualita' dei nostri servizi,  fornendoci in questo modo supporto.

Distinti Saluti,

Intratec Spa in Liquidazione

Continuano le pronte segnalazioni di Intratec ai sui clienti (tra i quali io...) ma i toni, leggendo tra le righe, sono sempre più catastrofici.

Ribadisco il plauso per la trasparenza ma sono preoccupato 🙁 

Gentile cliente,

con riferimento alla precedente comunicazione del 27/7/07 (visionabile a questo link) con la quale informavamo l'utenza sulle possibili discontinuazioni del servizio derivanti da distacchi da parte di Telecom Italia conseguenti al contenzioso in essere, informiamo che l'udienza all'AGCOM (Autorità' Garante delle Comunicazioni) per un tentativo obbligatorio di conciliazione si terra' oggi 27/9/07. Telecom non ha mai rinunciato ai preannunciati distacchi. Li ha sospesi in attesa dell'odierna udienza. In ogni caso, qualora malauguratamente Telecom Italia decidesse di procedere con i distacchi, Intratec chiederà' all'AGCOM ed alla stessa controparte Telecom Italia di operare in concreto per minimizzare eventuali disagi all'utenza e ci auguriamo che ci sia l'adesione a tale richiesta.
In generale, l'erogazione di tutti i nostri servizi (ADSL, Voip, Social Networking) e' subordinata a fornitori esterni di connettività' adsl, di numerazioni voip, di traffico voip e di hosting. Alcuni servizi potrebbero essere interrotti da nostri fornitori indipendentemente dalla nostra volonta'.
Per parte nostra desideriamo mantenere sempre la corretta informazione all'utenza che continua ad apprezzare l'elevata qualita' dei servizi Vira/Intratec.

Distinti saluti,

Intratec Spa in Liquidazione

Coscienziosamente Intratec continua ad avvisare i propri clienti (altri, in situazioni simili, informano ma in maniera strana)

 

Comunicazione riguardante il contenzioso con Telecom Italia 

 

Roma, 15 Settembre 2007.

 

Gentile Cliente,

 

desideriamo informarla sugli sviluppi in corso riguardo al contenzioso che oppone la Intratec con la Telecom Italia.

 

Innanzitutto ricordiamo che in data 27 Luglio 2007 Intratec inviava alla clientela una comunicazione email avvertendo sul possibile rischio di discontinuazione dei servizi, eventualmente causato da decisioni del gestore/fornitore Telecom Italia correlate al contenzioso in corso tra le società' (tale comunicazione e' disponibile nella sua area privata, alla sezione "Comunicazioni").

 

La Intratec, allora retta da un Consiglio d'Amministrazione, informava con quella comunicazione la clientela sul possibile distacco dei servizi di connettività'. Scriveva ai clienti: "Purtroppo, nonostante i ripetuti sforzi da parte di Intratec S.p.A. per scongiurare tale malaugurata ipotesi, Telecom Italia ha notificato in data odierna alla società' scrivente l'intenzione di procedere all'interruzione unilaterale dei servizi Wholesale a far data dal 2 Agosto 2007".

La Intratec, non potendo più' garantire i propri servizi di accesso ad Internet a larga banda a partire dal 2 Agosto 07, ne dava tempestiva comunicazione ai propri clienti.

 

Successivamente l'Assemblea degli Azionisti della Intratec Spa deliberava lo scioglimento della società' e nominava il Liquidatore a cui venivano conferiti tutti i piu' ampi poteri di legge.

 

In data 6 Settembre 2007 Il Liquidatore della Intratec inviava alla clientela una comunicazione email con la quale informava sulla Liquidazione della Società' appena iniziata con la pubblicazione al Registro delle Imprese, ed informava anche sull'esistenza di contatti e trattative per il possibile subentro di altre Societa' nei rami d'azienda (tale comunicazione e' disponibile nella sua area privata, alla sezione "Comunicazioni").

 

Nel frattempo era stata fissata per il giorno 6 Settembre 07, una udienza presso il Garante (AGCOM, autorità' di Garanzia nelle Comunicazioni) per un Tentativo di Conciliazione tra Telecom Italia e Intratec.

 

Tale udienza in AGCOM e' stata rinviata per poter dare al Liquidatore, che aveva assunto da pochi giorni i poteri, la possibilità' di studiare i documenti inerenti il contenzioso con Telecom Italia. Una richiesta di posticipo era stata infatti presentata alla AGCOM con tale motivazione.

Accogliendo l'istanza di posticipo la AGCOM rinviava l'udienza a nuova data.

 

In buona sostanza sebbene non ci siano significative novità' in merito al contenzioso Intratec/Telecom Italia, la Società' ritiene di mantenere una trasparente informazione con l'utenza poiche', seppur in presenza di potenziali subentranti in attività' della Intratec, non siamo in grado, al momento, di poter fare previsioni sulla evoluzione del contenzioso ne' sulle determinazioni della controparte.

 

Ovviamente ci auguriamo che tutto volga per il meglio, ma desideriamo presentare la situazione in modo trasparente nell'ottica della correttezza che la Società' intende mantenere nei confronti della Clientela.

 

Distinti saluti.

 

Intratec SpA in Liquidazione

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Leggo un articolo che Dario ha scritto per Punto Informatico dove ci spiega che in una zona industriale della Calabria Telecom Italia vende la connessione ADSL che praticamente non funziona, mentre nella vicina città tutto funziona a dovere.

Candidamente si scopre che per chiare logiche di profitto nessuno ha intenzione di investire soldi per dare una connettività decente a quelle zone.

Questa non è una realtà esclusivamente Calabrese ma è tipica di tutta Italia!

C'è poco da lamentarsi: fino a quando esisterà la possibilità di vendere ADSL con banda garantita di pochi bit al secondo o, peggio ancora, senza nessuna garanzia il risultato sarà questo. Non si può neppure dire nulla (o quasi) quando le condizioni alle quali si acquista sono quelle!

Resto dell'idea, come ho già espresso in questo precedente articolo dove parlavo di WiFi gratis, che il servizio universale debba essere esteso alla connessione ad internet in banda larga. Da questo deriverebbero molte utili conseguenze che, si spera, ridurrebbero di molto tristi situazioni come questa.

(Immagine via Bredbandsbolaget)