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Leggendo un articolo di Pietro ho notato una sua domanda.

Il fatto è che Comcast, il primo operatore via cavo e anche il primo operatore VoIP in USA, ha bloccato l'uso di Bittorrent per i sui clienti. Pietro, notando che Comcast è anche operatore VoIP, si domanda che tipo di trattamento riservi al traffico VoIP dei suoi concorrenti.

Non credo che filtri o discrimini il VoIP dei concorrenti ma si limiterà a farlo nei confronti delle applicazioni P2P per l'uso elevato di banda, così come fa ad esempio Wind Infostrada in Italia.

La domanda è però molto pertinente: come fidarsi di un operatore che analizza il traffico e discrimina alcuni pacchetti rispetto ad altri o, addirittura come in questo caso, li blocca?

La neutralità della rete (Net Neutrality) è un presupposto fondamentale ed irrinunciabile: nessuno deve discriminare i dati che muovo in rete, per nessun motivo!

(Immagine in testa di Kurt Griffith via Omnia Communia

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Logo EOLOI più in questi giorni sono in ferie: io mi diletto a testare EOLO.

EOLO è una connessione ad internet senza fili in standard HIPERLAN2 fornita da NGI, avevo scritto per DynamicK una presentazione e poi un primo test quando l'antenna non era ancora regolata bene.

Ora sono riuscito a spremerne al massimo il tutto ed ottenere una regolazione accettabile: da tenere presente che il collegamento è con una BTS distante 30 Km e HIPERLAN2, in condizioni teoriche ed ottimali, arriva proprio a massimo 30/40 Km quindi è molto difficile ottenere un risultato sensibilmente migliore.

NGI, per le connessioni EOLO, fornisce uno strumento di controllo via web della qualità del segnale: oltre a visualizzare il nome della BTS al quale si è collegati e la distanza si vedono i rapporti segnale rumore dell'uplink e del downlink: SRN UP e SRN DOWN (per gli amici). Se uno dei due valori è inferiore a 10 consigliano di sistemare meglio l'antenna per migliorarlo e io ho il valore di SRN UP che oscilla proprio intorno 10. Il valore SRN DOWN invece è leggermente più alto.

In questa situazione capita che il link resti connesso ininterrottamente anche per qualche giorno, mentre altre volte cade (e si ricollega subito) anche 15 volte al giorno.

La latenza (ping verso maya) è molto buona:  normalmente il ping è intorno ai 7 ms, a volte arriva intorno ai 30 e mediamente si assesta sui 17. Il minimo che ho visto è 4ms! Di seguito la fine di una lunghissima sequenza i ping.

Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=24ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=13ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=9ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=6ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=33ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=9ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=11ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=7ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=11ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=42ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=10ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=8ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=8ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=10ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=6ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=7ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=49ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=5ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=35ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=5ms TTL=60

Statistiche Ping per 88.149.128.3:
    Pacchetti: Trasmessi = 14243, Ricevuti = 14182, Persi = 61 (0% persi),
Tempo approssimativo percorsi andata/ritorno in millisecondi:
    Minimo = 4ms, Massimo =  548ms, Medio =  18ms

Da buona tradizione di NGI non viene applicato nessun filtro, nessuna packet inspection; insomma, Net Neutrality. Loro forniscono connettività senza discriminare nulla. Pare ovvio ma molti altri ISP italiani non fanno così. Quindi, se siete patiti del P2P con EOLO non avrete problemi.

La banda reale è esattamente quella nominale (al netto del overhead Ethernet) e anche questo non è proprio la norma tra gli altri ISP.

L'intera infrastruttura è sotto il diretto controllo di NGI quindi Telecom Italia non c'entra per nulla con gran vantaggi per tutti. Sia per i clienti che ottengono un servizio migliore sia per NGI che non deve impazzire per farsi fornire da Telecom Italia quello per il quale paga. Corollario di ciò è che si può felicemente dire addio al canone Telecom usando eolo in abbinamento con la fonia VoIP.

Il test definitivo è proprio la fonia VoIP: prima di settare il tutto al meglio non era perfetta. Ora chi riceve le chiamate non si accorge minimamente che la chiamata proviene da una linea VoIP. E' indistinguibile dalla qualità di una chiamata da linea classica. Chiaramente usando un modem-router-ata buono ma abbastanza economico. Il Fritz Box FON WLAN 7050.

Siete coperti da una BTS NGI EOLO? Siete connessi? Se foste coperti lo usereste?

Questo scempio fatelo pure a voi ma non agli altri!Prima Telecom ha dato una mazzata a Elitel, ora la mannaia di mamma Telecom si sta abbattendo su Vira.

Il giochino è sempre lo stesso: I prezzi per il Wholesale sono troppo alti e non permettono, a chi cerca di offrire un servizio con un livello di qualità degno di tale nome, di sopravvivere.

Ce la farebbero anche; solo che spesso Telecom aggiunge problemi a quelli già esistenti. Crea balzelli supplementari e non parliamo dei disservizi che si scaricano sul cliente finale (che non è un cliente Telecom ma del povero ISP tartassato).

Si tratta di una politica commerciale? Telecom vuole far fallire i concorrenti sfruttando il fatto che sono anche suoi clienti? E' normale che queste cose succedano senza che nessuno o quasi ne parli? 

(Foto via emmajc su Flickr)

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Il Digital Divide è un problema che si sposta. Leggendo questa vecchia e-mail di Stefano Quintarelli mi è venuta voglia di spulciare tra le mie ed è saltato fuori uno scambio che ho avuto 10 anni fa proprio con Stefano.

Lui l'ha subito pubblicato: ve lo ripropongo anche qui.

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Da: "Stefano Quintarelli" stefano @ inet.it
Data: 09 agosto 1997 5:22:06 GMT+02:00
A: "Alberto Leoni" alberto.leoni @ pop.inet.it
Oggetto: R: Come li hanno accorpati i distretti?

Salve, purtroppo non abbiamo ancora notizie.
La AIIP e' stata convocata al ministero PPTT ma, date le ferie, non ho
ricevuto ancora nessun verbale della riunione.

La pregherei di risentirmi al ritorno dalle ferie.

Buon lavoro, s.
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Da: Alberto Leoni alberto.leoni @ pop.inet.it
A: customer.service @ inet.it
Cc: stefano @ inet.it
Data: giovedì 7 agosto 1997 16.30
Oggetto: Come li hanno accorpati i distretti?

Salve,

un po' di giorni fa stefano (stefano @ inet.it) mi scriveva cosi':

Grazie per l'indicazione.

Stiamo attendendo il decreto ministeriale di accorpamento dei distretti
telefonici, che dovrebbe essere comunicato dal min. pp.tt. all'AIIP
(Associazione Italiana Internet Providers) entro fine mese, per pianificare
l'apertura dei nuovi nodi.

Buon lavoro, s.

a riguardo della mia richiesta se avevate in programma un nodo a Rho.

La fine del mese e' arrivata: il ministero vi ha saputo dire se Rho e'
entrato a far parte della fascia urbana di Milano?

Vi ringrazio,

Alberto Leoni

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La cosa che mi colpisce, ripensandoci oggi, è che è sempre una questione di scelte ad alto livello.

Allora accorpare i distretti telefonici significava trasformare in urbane molte chiamate che prima erano extraurbane con relativa riduzione dei margini di guadagno del gestore telefonico. Il rovescio della medaglia era la riduzione del divario digitale tra gli abitanti delle grandi città e quelli della provincia. Allora si decise per l'accorpamento.

Se oggi si decidesse di rendere il servizio di accesso ad internet in banda larga un servizio universale comporterebbe dei costi per l'ex monopolista ma almeno tutti quanti avremmo almeno una piccola ADSL! 

Voi 10 anni fa eravate connessi? Come? Cosa facevate? 

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Come Stefano Quintarelli dice in questo suo articolo anche io avevo in mente da tempo l'argomento.

Stefano ci mostra come sulle grandi reti per non avere congestioni che causerebbero rallentamenti ci vuole una sovracapacità del doppio, raddoppiare la banda non costa il doppio e costa sicuramente meno che tenersi la banda così com'è spendendo di più per implementare un robusto QoS.

Questo sulle grandi reti. Nel mio piccolo ero arrivato ad una conclusione simile.

L'unico sistema sicuro per avere una fonia VoIP perfetta è un cap a quasi metà del valore della banda. Questo se si parla di una adsl con un upload "normale" (piango a definire normale 256Kbit) e di router economici. Mi conforta su questo anche Luca Spada (Skyluke) che, qualche post oltre, sempre nella stessa discussione, conferma che il QoS funziona bene solo con router professionali.

Voi conoscete qualche trucco al riguardo?

Non metto in dubbio i risultati del sondaggio che ho trovati riassunti qui: mi sembrano anche fin troppo ovvi.

Si tende a usare meno la memoria affidandosi maggiormente all'elettronica.

Credo però che il fatto non sia totalmente negativo: io senza connessione ad internet e magari senza alcuni apparecchi elettronici tornerei all'età della pietra.

A questo punto cosa cambia  se ricordo a memoria 10 date di compleanno o 2? Se ho la connessione ad internet e i miei apparecchietti elettronici funzionanti me lo dicono loro altrimenti sono comunque un uomo morto!

Il punto sul quale concentrarsi non dovrebbe essere quanto siamo bravi a tenere a memoria ma quanto siamo bravi a cercare informazioni, incrociarle tra loro e trovare una soluzione ad un problema.

Se guardiamo, a mo di esempio, le tabelline a memoria io le sostituirei alle calcolatrici che ci sono anche nei cellulari, nei computer e, tra un po', magari anche sulla porta del frigorifero!

E' un esempio banale e riduttivo ma, credo, interessante.

Voi da che parte state?

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Traliccio.jpgTerna smantellerà 1000 Km di linee aeree con relativi tralicci nei prossimi 10 anni e su Punto Informatico leggo che non diventerà tutto quanto spazzatura da smaltire.

Smaltire ha costi economici ed ecologici elevati quindi, trovare il modo di riutilizzare proficuamente alcune parti, è utile.

I riutilizzi citati non mi hanno soddisfatto così ho pensato a un interessante destino per i piloni.

Non so con cosa sostituiranno le linee dismesse ne se passeranno vicino ai vecchi tracciati ma, se fosse possibile, io lascerei in piedi i tralicci e li alimenterei. Per loro natura i tralicci sono alti e discretamente posizionati per piazzarci delle antenne!

Perché non farlo? Terna avrebbe dei costi minimi: il traliccio c'è, basterebbe alimentarlo. A quel punto potrebbe noleggiarli a chi volesse coprire con un segnale senza fili la zona. Attualmente con WiFi o meglio con Hiperlan2 e, prossimamente, con WiMax.

Magari mi sbaglio e non è possibile ma sarebbe carino se si potesse riutilizzarli tutti, sommandoli ad altri tralicci già in uso per antenne e dare vita ad una grande rete mesh possibilmente unica e condivisa (One Network) e magari con accesso BitStream: temi a me cari da quando Stefano Quintarelli me li ha fatti scoprire!

(Foto di Buggolo via Flickr)

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wibree.jpgWibree è uno standard di comunicazione senza fili di Nokia che ha specifiche simili al Bluetooth.

La portata è uguale: 3 metri. La differenza fondamentale è nel consumo ridotto a scapito della velocità . Consuma tra il 10% e il 40%  rispetto a Bluetooth e trasferisce fino ad un massimo di 1Mbps.

Questo tipo di standard è utile per piccoli oggetti domestici e il fatto che entrerà a far parte delle specifiche ufficiali di Bluetooth è un bene per lo sviluppo di micro reti domestiche.

Io preferirei una portata superiore in modo da coprire meglio l'intera casa ma temo che andrebbe a scapito dei consumi.

Approfondimenti su Wibree

(via Tom Keating )

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fibracheride2.jpgIeri Stefano Quintarelli è stato al Senato per spiegare il suo punto di vista sulla rete fissa.

Sono contento che abbia avuto la possibilità di potare la fibra che ride anche al Senato: ha preparato delle immagini per illustrare meglio i concetti ma in Senato non c'è un videoproiettore.

IN SENATO NON C'E' UN VIDEOPROIETTORE, si è capito o lo dico più forte?

Cosa facciamo? Organizzo una colletta e compriamo un videoproiettore per i nostri cari senatori?

A me viene da ridere: rido per non piangere.

Devo ringraziare Stefano: quanti di voi avrebbero la pazienza e la perseveranza sua? 

Accolgo all'istante l'appello di Stefano Quintarelli: il Bitstream è terribilmente in ritardo.

Se, oltre a questo, in fase finale Telecom Italia decidesse di cercare di affossarlo sarebbe una tragedia.

AIIPlogo.jpgLeggetevi l'articolo di Stefano al riguardo e firmate la petizione: per firmare basta mandare una e-mail a lettera.aperta@aiip2.messagenet.it, Stefano dice che va bene anche non scriverci nulla ma io almeno una "a" sia nel messaggio che nel corpo ce la metterei. Anzi: metteteci "firmo"!

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Leggo su repubblica.it (via Alfonso Fuggetta) un articolo ricco di numeri e percentuali. Disarmante come è posizionata l'Italia ma non è questo che mi ha colpito bensì l'analisi conclusiva:

Il segreto della crescita dell'uso di internet, spiega il direttore di comScore Europe, Bob Ivins, è la diffusione della banda larga: i Paesi che hanno puntato su questo tipo di connessione, come il Regno Unito, hanno raggiunto i migliori risultati

Strada_Interrotta.jpgSarebbe come se dicessi che il segreto perché la gente si sposti agevolmente è puntare sulla costruzioni di strade e ferrovie: c'è bisogno di una attenta analisi per accorgersene?

Invece che fare solo polemica e ironia colgo l'occasione per riproporre con forza la fibra che ride: l'idea che si discuta della rete di nuova generazione lanciata da Stefano Quintarelli, oppure teniamoci le strade interrotte e andiamo avanti a dorso di mulo e teniamoci le connessioni scadenti che ci propinano e teniamoci la poco invidiabile posizione nella classifica della penetrazione di internet!

(foto via velozipedist su Flickr)

fibracheride2.jpgStefano ci segnala che lo stato potrebbe contribuire finanziariamente alla banda larga e commenta "la fibra ride".

Rido pure io ma mi chiedo se un eventuale intervento dello stato verrà portato avanti malamente e quindi saranno soldi buttati oppure, miracolosamente, questa volta sarà diverso?

Il VoIP è il futuro della telefonia: non solo fissa ma anche mobile.

Per il VoIP mobile ci sarà da aspettare un po' di più ma il fisso è tra noi. Da anni la tratta Milano-Roma di Telecom Italia è VoIP e altre tratte sono state convertite poco dopo. In pratica, a parte il primo brevissimo tratto della chiamata che è ancora in analogico per chi ha una linea classica, il resto o poco meno è ormai tutto convertito in pacchetti di bit e trasferito via IP. Di questo ne avevo già scritto per DinamycK.

Quelle che attualmente manca è l'interconnessione a livello VoIP: che senso ha che due utenti totalmente VoIP di due gestori diversi debbano passare per strade classiche che comportano dei costi?

Vedo due soluzioni: gli accordi di peering come fa Messagenet che hanno il vantaggio totalmente girato ai propri utenti. In questo caso se chiami un altro utente VoIP che è nell'elenco dell'accordo il costo è zero.

MIXtestatina.gifUn altro sistema più strutturato maschera al lato cliente quello che avviene: al Mix hanno realizzato un sistema per trasferire le chiamate VoIP da un operatore ad un altro. Visto che le chiamate che partono come analogiche sono trasformate in VoIP un operatore telefonico potrebbe tranquillamente farle passare di lì e risparmiare notevolmente sui costi senza girare il risparmio all'utente. D'altronde chi resta in dietro e si ferma all'analogico va punito e le telco ci sguazzano e puniscono fino a che possono!

La notizia dell'apertura di quel servizio al Mix è vecchiotta e non l'avrei neppure trovata se non fosse per un utente del forum di NGI: Panciom.

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La mia è un una provocazione: non è certo inutile quello che Wind ha intenzione di fare (via Punto Informatico). Miglioreranno la propria rete in fibra ottica per far sì che la capacità di trasporto cresca.Wind_logo_home.gif

Quello che mi lascia perplesso è che la vera strozzatura è nell'ultimo miglio tant'è che sono "costretti" ad imporre filtri ai propri clienti che fanno uso di applicazioni P2P al fine di evitare congestioni che penalizzerebbero tutti i loro clienti. Queste limitazioni non ci sono per i loro clienti connessi in ULL quindi il problema non è nel backbone!

Mi rendo conto che la soluzione non può essere in un azione di Wind ma sia più a monte ed è per questo sono convinto che passare alla fibra ottica in ciascuna casa (FTTH) sia auspicabile. Il dibattito su questo argomento è ben stimolato dall'iniziativa " la fibra che ride " di Stefano Quintarelli alla quale io aderisco con convinzione e passione!

Parliamone: altrimenti Wind continuerà a investire dove può, Telecom Italia continuerà a fare i propri interessi puntando su VDSL e noi continueremo a dover subire filtri, packet inspection, cap della banda e chi più ne ha più ne metta. 

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FreePhoneCall.jpgLeggendo questo articolo Di Pietro Saccomani scopro una possibile evoluzione di Google.

Il primo passaggio prevederebbe di poter chiamare gratis un inserzionista e, come ipotizza Tom Keating, perché no: il secondo passaggio potrebbe essere quello di chiamare gratis tutti i numero di telefono fissi grazie al VoIP e alla abbondante fibra ottica della quale Google si è dotata.

Vista l'abbondante presenza di potrebbe, di forse e di parrebbe il tutto magari si risolverà con un nulla di fatto ma quello che mi ha colpito è la verosimilità della situazione.

La tendenza dei costi delle chiamate verso numerazioni fisse è già ben impostata verso il raggiungimento dello zero e un ipotesi di quel tipo spinge ulteriormente verso l'azzeramento.

Come la metteranno gli attuali operatori che credono ancora di essere operatori telefonici e invece dovranno, volenti o nolenti, diventare puri e semplici trasportatori di bit?

(Foto originale di pinguino via Flickr)

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Tanti_cellulari.jpgLeggendo un articolo su telefonino.net scopro un interessante servizio fornito dall'azienda di trasporti pubblici romana. Utili informazioni accessibili gratuitamente su un sito web.

Giustamente, nell'articolo, fanno notare come l'accesso al sito sia gratuito ma la connessione da cellulare la paghi e pure cara.

Non solo la connessione internet da cellulare è cara ma spesso gli operatori la castrano (o castrano alcune funzioni del telefono) in modo da non permetterci di sfruttarla appieno per risparmiare con chiamate telefoniche VoIP o messaggistica istantanea per sostituire gli SMS.

Per quanto tempo andranno ancora avanti prima di rassegnarsi all'idea che non possono più essere compagnie telefoniche mobili ma devono cambiare sesso e trasformarsi in puri trasportatori di bit senza discriminare cosa siano quei bit?

I servizi utili cominciano ad esserci e continuano a crescere: forse è questo che li forzerà al cambiamento. Avendone così tanti saremo noi che, insistendo per usare tutti questi utili servizi in mobilità, li forzeremo a cambiare?

(Foto di Gaetan Lee via Flickr)

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Futuro in movimento

In questo articolo parlo di Fibra e di VDSL.

Io, che non sono addentro alla faccenda come Stefano Quintarelli, senza un input da lui, una rassicurazione, non avrei pensato che fosse possibile puntare ad avere la fibra in casa direttamente invece che una soluzione intermedia come il VDSL.

Vi assicuro che io la banda la sfrutterei tutta: più ne ho e più ne uso quindi non mi manca lo stimolo ad avene.

Non mi manca neppure una robusta infarinatura sia tecnica che economica.

Nonostante questo le mie più rosee previsioni, anzi speranze, arrivavano al VDSL.

Cosa significa? Solo che sono demoralizzato e quindi punto basso?

Voi ve la immaginavate la fibra in casa come soluzione futuribile o no?

Non è che con tutti i casini che succedono in Italia sta diventando normale non aspettarsi molto dal futuro?

300px_Wimax_speed.jpgIl WiMax mi sta particolarmente a cuore.

Tra segnalazioni e parziali correzioni la situazione prospettata da Stefano Quintarelli ci fa capire che "non bisogna abbassare l'attenzione. le ragioni per essere fortemente molto attenti ci sono tutte".

Sono d'accordo e l'ho scritto anche qui su DynamicK.

fibracheride2.jpgDomanda chiaramente tendenziosa 😉

Non nego che andare a 50Mbit con l'attuale doppino in rame usando la tecnologia VDSL sembri strabiliante ma sarebbero soldi spesi male: molto meglio la Fibra Ottica e, soprattutto, che sia Fibra che arrivi direttamente in casa (FTTH).

Stefano Quintarelli propone di pubblicizzare la cosa in modo che si crei un dibattito pubblico così come avviene per altre grandi opere: come cablare il paese non è di portata inferiore ad altre grandi opere come la TAV o simili e quindi è opportuno che se ne parli diffusamente.

Suggerisco a chi ha un blog o un qualsiasi altro tipo di sito web di pubblicizzare la cosa con un articolo o un banner, piccolo o grande, così come ho fatto io (sia questo articolo che un banner piccolo "Accesso in rame VDSL? No Grazie!" che trovate a destra appena sopra quello di Feedburner).

AGCOMtelec.gifSiamo in dirittura d'arrivo: come segnala Stefano Quintarelli ormai siamo alle fasi finali di una vicenda che avrebbe dovuto concludersi anni fa e, con grandi perdite per noi consumatori e per i concorrenti di Telecom Italia, si è trascinata fino ad ora.

Basti sapere che con l'accesso Bitstream alle risorse di rete di Telecom gli operatori alternativi potranno finalmente proporre offerte realmente diverse da quelle del monopolista e, riuscendo a realizzare economie di scala (più facili con il Bitstream), magari a prezzi interessanti!