Oggi non lo è più: complici i cambiamenti iniziati con la vendita legale di musica via mp3 con tariffe flat e, soprattutto, complice il miglioramento delle connessioni internet è adesso molto facile fruire di film, serie tv e tanto altro con una tariffa flat decisamente ragionevole.
Scrivevo, allora, che se ci fosse stata una tariffa flat dal costo ragionevole l'avrei utilizzata e difatti è andata così. Mi sono abbonato a Netflix.
Confermo quello che scrivevo anni fa: ci saranno sempre i download illeciti di film ma i tempi sono ormai maturi perché la maggior parte della fruizione di contenuti video passi per canali legali.
Il profondo disgusto che provo per questa situazione mi impedisce di andare a verificare per bene riferimenti e cifre ma il punto è che a breve entrerà in vigore una nuova tassa SIAE.
In questa ottica ho trovato una bellissima proposta dall'aria provocatoria ma che, a ben vedere, è esattamente in linea con la filosofia malata dell'attuale gestione del diritto d'autore.
Uno dei prodotti ad essere colpiti da questa nuova tassa saranno i dischi dei computer.
Oggi, in ufficio, si discuteva proprio su questo e un collega mi ha fatto notare quanti soldi in più costerà un unità di immagazzinamento dati professionale con un centinaio di dischi senza che su quei dischi ci finisca mai neppure l'ombra di mezzo film piratato ne di alcun mp3 illecitamente prelevato dai circuiti p2p.
Francamente io sono senza parole: voi avete qualcosa da dire al riguardo?
Avrei voluto spiegarvi bene che se Mininova non trova più nulla potreste provare con IsoHunt fino a quando non faranno chiudere anche quello ma ve lo accenno solamente.
Avrei voluto scrivere dell'ultimo rantolo della SIAE, ultimo in ordine di tempo e spero anche ultimo in assoluto ma vi segnalo solo che sono riusciti a farsi dare altri soldi prelevandoli con una tassa.
Già ci tassavano i suppurti CD e DVD vuoti, ora pure una marea di altri oggetti elettronici dove potremmo metterci su musica o film.
Già prima avevo risolto acquistando CD e DVD da Nierle, ora acquisterò all'estero anche il resto: viva l'italia (con la i minuscola).
Vi domandate mai il perché molta gente che vorrebbe acquistare un contenuto digitale poi finisce per scaricarlo dai circuiti P2P commettendo un illecito o, più spesso, addirittura un reato?
Se uno vuole comprare un ebook, ma il discorso è identico per un film oppure per della musica in formato mp3, e scopre che sarebbe pesantemente limitato nel tipo e modo di fruizione del contenuto che acquista il risultato è che decide di scaricarlo, gratis ovviamente, da Torrent o altri sistemi P2P.
La copia scaricata illegalmente / commettendo un reato è priva di lucchetti, vincoli e altre diavolerie che impediscono di fruire appieno dell'opera.
Vi invito a seguire la discussione su FriendFeed per rendervi conto dei punti di vista e della complessità di questo argomento.
E' passato qualche giorno ormai da quando ho in mano l'N96 della Nokia (grazie ad Alessandro di Digital PR ... Sospetto che ci sia lo zampino di Napolux)
Ho avuto modo di fare solo un primo test giusto per verificare la famigerata durata della batteria: con questo primo particolare test, mi sembra sufficiente. Ora vi spiego che tipo di uso ne ho fatto.
4 ore di musica, metà mp3 e metà radio FM.
1 ora di navigazione web via WiFi.
Una ventina di foto, senza flash.
Trasferimento delle foto su pc via bluetooth.
Trasferimento di un album in formato mp3 dal mio fido E61 via bluetooth.
24 ore di accensione in due giorni
Niente sim inserita quindi in modalità off line.
In pratica usando molte delle sue funzioni, esclusa quella (teoricamente) principale, le telefonate, è durato due giorni.
Da batteria totalmente scarica ha impiegato 100 minuti a ricaricarsi. Ho usato il caricabatteria del E61: un AC-4E che ha un output da 5V 890mA. Quello fornito insieme al N96 (AC-5E) è da 800mA ma, in compenso, è talmente piccolo che viene da ridere a guardarlo 🙂
Ora un po' di appunti sparsi:
Macchinoso l'accesso ad una rete wifi protetta e senza broadcast del ssid ma, per dirla tutta, non è che con l'E61 sia molto più facile e funzionale.
Il meccanismo di scorrimento sembra discreto: ne avevo sento parlare male. Forse altri telefoni sono meglio ma non li ho mai provati quindi non so dirvi.
Effettivamente la plastica scricchiola dando un brutta impressione.
Le foto le ho fatte al chiuso, con luce artificiale (più o meno intensa) e senza flash. Sono venute decorose: un livello paragonabile a quello che otterrei con una discreta compatta scattando in quelle stesse condizioni. La foto sotto è un esempio, con un click sopr potete vederla a dimensioni originali. Non mi è piaciuto come funziona il tasto di scatto: è duro e lento.
Usando il telefono mi rendo conto che il più delle volte piazzo l'indice sull'obbiettivo della fotocamera riempiendolo di ditate. L'obbiettivo non è protetto.
L'audio, ascoltando mp3 e radio FM è buono: non ho grandi termini di paragone in quanto non ho lettori mp3 portatili. Per intenderci sembra meglio di quello del mio EEEPC (ascoltandoli entrambi con la stessa cuffia).
La visualizzazione delle foto è molto scenografica ma manca una funzione di zoom (manca o non l'ho trovata io?).
Si tratta di appunti e prime impressioni, prossimamente aggiornerò il firmware e testerò bene anche la sezione telefonica. Per ora non l'ho fatto perché non ho sotto mano una macchina Windows adatta. Serve Windows e pure con 256Mb di ram per usare il software che esegue l'upgrade.
Ho notato che, nonostante sia stato usato da Elena per un mese prima di me l'aspetto era ancora sostanzialmente nuovo: brava Elena o robusto l'N96? 😉
Anche se si tratta di un test parziale chiedetemi pure dettagli e altro: vi risponderò volentieri!
Sono tornato da poco dall'evento di presentazione della nuova Ford Fiesta e non posso fare a meno di scrivere subito cosa ho combinato con il computer di bordo dell'auto 🙂
Già prima di andare sapevo che non avrei guidato la nuova Ford Fiesta. Non perché non mi interessino le automobili ma perché mi interessa di più l'elettronica e, guidando, non avrei potuto giocarci!
Mi sono aggregato ad Elena: io ho sfruttato lei facendola guidare e lei ha sfruttato me per farmi fare le riprese con la videocamera. Riprese che immagino saranno impresentabili e senza audio. Chi era in auto e ha sentito quello che dicevamo sa che quella sequenza di cavolate non rientra in ciò che è pubblicabile 😛
La nuova Ford Fiesta ha la possibilità di collegare un cellulare via bluetooth: Elena ha provato col suo senza successo ma è scusabile: stava guidando. Io sono riuscito a collegare il mio fido E61 dopo un paio di tentativi. Prima bisogna fare il pairing e salvarlo sul cellulare, poi è possibile collegarsi e tutte due le volte l'auto visualizza un codice (diverso) per autorizzare la connessione.
Una volta connesso ho subito cercato di fare cose strane, per i più, ma non per me. Inviare un mp3 all'auto, impossibile. Suonarlo sul mio cellulare: non suona sul cellulare e neppure sull'auto.
Effettivamente lo immaginavo e difatti, prima, avevo chiesto se avessero in programma di modificare la sezione tecnologica dell'auto per seguire le evoluzioni della tecnologia. La risposta è stata affermativa, in particolare è stato citato un prossimo arrivo del navigatore satellitare. Qui sotto il pezzo di video girato da Elena dove c'è la mia domanda e la risposta.
Io avevo in mente invece un altra cosa: un disco interno accessibile inviando file via bluetooth e, meglio ancora, un router WiFi per accedervi e dentro anche un bel web server con tutti i controlli dell'automobile... ma forse chiedo troppo.
Quello che invece ha funzionato bene è stata la chiamata che ho fatto usando l'automobile come vivavoce. Elena ha digitato il suo numero di cellulare ha dato invio. Prima sorpresa positiva è stato che sul display è sparito il numero ed è apparso "Elena Franco": l'ha preso dalla rubrica del cellulare.
Altra sorpresa positiva è stata la qualità della chiamata: anche se ho fatto una chiamata un po' troppo breve per dare un giudizio definitivo, direi che è buona.
C'era anche un lettore cd slot-in. Visto che non avevo con me un cd di musica ho fatto l'alternativo e gli ho dato in pasto il cd di Ubuntu 8.04 alternate 🙂
Ovviamente non ha suonato un bel nulla ma non si è neppure offeso ne bloccato. Mossa a compassione Elena ha pietosamente premuto il tasto di eject facendo uscire la distro Linux dal lettore.
Aggiungerei un ringraziamento a BuzzParadise e a Luca Conti per l'oppurtunità di partecipare a questa anteprima e vi chiederei: voi che tipo di tecnologie ci vorreste su un automobile?
In molti hanno scritto di quello che hanno fatto i Radiohead: il loro album l'hanno reso scaricabile al prezzo che vuole pagare chi lo scarica.
Tra tutti mi ha colpito Dario Bonacina che in coda al suo post si domanda, ironicamente, se l'iniziativa sia un un fallimento.
E' indiscutibilmente fallimentare: fallimentare per la lunga e complessa e costosa catena di distribuzione della musica.
E' un successo per chi quella musica l'ha prodotta: un successo sia di soddisfazione che di soldi.
E' un successo per il pubblico, utente unico della musica, sia per la libertà concessa che per il prezzo: prefetto; più perfetto dell'esatto prezzo che ciascuno è disposto a pagare cosa ci può essere?
P.S. so che questo non c'entra nulla con quanto sopra ma volevo ringraziare Elena per la compagnia a pranzo oggi 🙂
In un articolo su ICTBLOG ho letto che uno studente è riuscito ad infilare un file musicale dentro un tag RFID per farla poi rilevare e leggere da un lettore RFID che l'ha passata ad un impianto stereo per farlo suonare.
Curioso eh? Sembra proprio che la tecnologia RFID abbia parecchie potenzialità ! Un album del futuro sarà un sacchettino di tag RFID? Alla pesca di beneficenza invece che il numerino che corrisponde ad un premio si pescherà direttamente il premio: un tag RFID con su un mp3 🙂
Io sono tra quelli totalmente favorevoli ad una forma di tariffa flat per poter scaricare legalmente opere tipo film e musica e l'ho anche scritto in un commento all'ottimo articolo di Pietro. La tariffa dovrebbe essere facoltativa (non è scontato: già immagino una sorta di tassa sulle Adsl tipo quella sui cd/dvd vergini). Resterebbero comunque quelle persone che, nonostante la possibilità di scaricare legalmente, continuerebbero a farlo illegalmente ma questo è un altro tipo di problema. Io una tariffa flat ragionevole la pagherei.
Resta in piedi una questione non da poco.
Scarico legalmente visto che ho pagato una tariffa ma da chi scarico? Se lo faccio da un server centrale con sistemi tipo login e salvataggio dell'IP la cosa sarebbe tecnicamente semplice e lineare ma praticamente improponibile. Ve lo immaginate cosa significhi anche solo 100 utenti che scaricano 4 Gb di DVD? Che razza di banda dovrebbero avere questi server per sopportare tutto questo?
La soluzione più ovvia è quella del P2P ma allora bisognerebbe che chi condivide non sia penalmente perseguibile magari ampliando il concetto di flat per scaricare in flat per scaricare/condividere. Chiaramente, da qualsiasi punto di vista la si prenda, una modifica radicale, anzi: una rivoluzione, dell'attuale legislazione in materia di diritto d'autore si imporrebbe!
I sistemi di protezione da copia applicati alla musica, e anche ai video, danno non poco fastidio ma rallegriamoci: sono sulla via del tramonto.
Questo è possibile grazie proprio a noi e al fatto che, infastiditi dalle limitazioni che questi pongono, evitiamo di comprare musica protetta con questi metodi.
La notizia arriva da EMI che ha deciso di eliminare il DRM nei suoi CD e l'ho letta qui su Punto Informatico.
C'è speranza per noi poveri utenti/clienti bistrattati: è sufficiente ribellarsi evitando di comprare prodotti con questi tipi di limitazioni!