Un lungo ed interessante articolo su Vaielettrico tratta, tramite un intervista, un possibile scenario futuro ad ampio spettro sia sulla mobilità sostenibile (elettrica e idrogeno) che sul uso e riuso delle batterie delle auto e molto altro.
Questo secondo punto mi ha colpito per la semplicità della spiegazione. Migliorando il controllo sulla qualità delle celle delle batterie delle automobili si potrà arrivare ad identificare il momento giusto per smettere di usarle sull'auto (un applicazione molto usurante) prima che si degradino significativamente e iniziare la fase di riuso come accumulatori temporanei ad esempio per i pannelli fotovoltaici. Questo secondo uso è molto meno stressante per la batteria: se per un automobile era quasi a fine vita per questo utilizzo invece ha ancora parecchi anni di utilizzo. Cito la frase dell'intervistato (il professor Andrea Casalegno del dipartimento dell'Energia del Politecnico di Milano) che mi è piaciuta: perché rovinarla del tutto, se può funzionare egregiamente ancora a lungo con un servizio meno gravoso, conservando un suo valore economico?
Allungando al massimo il ciclo di vita prima del riciclo con recupero dei metalli rari si migliora notevolmente l'impatto ecologico.